Domenica
degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese.
A pêrla
Gajà spitascià volume I, pag. 513
Musica popolare, parole P. Nuvolone Nüvrón, anno 1924
Maestro Nino Brustio Simunîn con il Gruppo Folkloristico,
chitarra Franco Bozzola Micia,
fisarmonica Elio Trombini Trumbîn
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così
chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino
di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè
Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
Quando ero partito con l'idea di blog, ero uno sviluppatore web che cominciava a utilizzare vari linguaggi di programmazione web (coldfusion, Rails e altri). Oggi sono un agricoltore e uso il blog per segnalare e raccontare le cose che mi interessano, la mia vita, il mio lavoro e la famiglia. Benvenuti da Roberto Fonio
domenica 31 gennaio 2016
venerdì 29 gennaio 2016
elisabetta grafica: Idea riciclosa: carnevale in famiglia
elisabetta grafica: Idea riciclosa: carnevale in famiglia: Sbirciando su Pinterest , ho trovato un sacco di idee low-cost, molto originali, simpatiche e facili da realizzare per vestire a Carnevale l...
foto by pinterest
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giovedì 28 gennaio 2016
Giovedì di Ospiti: Luigi Ceresa – Racconto Sportivo - Dialetto Novarese - SdG
Giovedì di ospiti delle serate dialettali, realizzazione a
cura del VideoCineFotoClub "IL CAMPANILE" di Galliate. Riprese:
Stefano Pollastro, Silvano Franchina. PostProduzione: Silvano Franchina. Si
ringrazia la Parrocchia, Il Sig. Mora, Le associazioni impegnate, I compositori
dialettali, I privati, Gli ospiti, Gli interpreti, Gli Attori, i Musicisti e
tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito anche con la loro presenza, in
sala a realizzare questa serata. A proposito di Dialetto e radici, Serata
Dialettale 2014
mercoledì 27 gennaio 2016
Mercoledì di scioglilingua: Sê … Mah!
Sê … Mah!
Sê,
tê ti sê ‘nsê
da suè squàş’ un squasê
e schè püsè ‘nsisè
s’ti stè ‘stistà ‘ sità
‘nsò ‘ stra;
tsi sià s’iş vÎn sasÎn,
sÎa s’a sas s’a sa ‘l sa sôt’ i sô,
o s’i sò se i sò giüş’ a sa ‘l sê,
e ‘ scuè ‘ sê ‘nsüpê, ‘nbişuê,
‘ stas mà:
mà, ma ‘ mà ‘ mè ‘ mè mè
‘ndaj damà, mar ‘ mè ‘ fè;
mà, ma mäj ‘mè ‘ mai
di maj da mi ma
sêu sôt’ i sô strià d’l’istà.
… Mah!
Traduzione:
Sì,
tu hai sete così
da prosciugare qusi un mastello
e essiccare assai di più
se te ne stai quest’estate seduto
sulla strada;
sei assetato di questo vino assassino,
sia se si sa se sa di sale sotto il sole,
o se so se il suo succo sa di aceto,
e a scopar la sete inzuppato, inebetito,
si sta male:
male, ma solo come il mio miele
andato a male, amaro come il fiele;
male, ma mai come i malanni
delle maglie di mia mamma
indossate sotto il sole stregate dell’estate
… Mah!
Tratto da Gajà spitascià volume I, pag. 474
Nella nostra scarsità di antichi scioglilingua ci permettiamo di proporvene uno moderno, del nostro maggior vate vernacolo: A. Garzulano
Nella foto: Antonio Garzulano - 1971
elisabetta grafica: wedding e non solo: il perchè della stampa digital...
elisabetta grafica: wedding e non solo: il perchè della stampa digital...: Per le partecipazioni e tutto il materiale che riguarda gli sposi e gli eventi in generale mi affido alla stampa in "digitale". In...
martedì 26 gennaio 2016
Scenetta : Vespasiano – Marco Bozzola e Ciavè – SdG 2014
Martedì delle scenette delle serate dialettali,
realizzazione a cura del VideoCineFotoClub "IL CAMPANILE" di
Galliate. Riprese: Stefano Pollastro, Silvano Franchina. PostProduzione:
Silvano Franchina. Si ringrazia la Parrocchia, Il Sig. Mora, Le associazioni
impegnate, I compositori dialettali, I privati, Gli ospiti, Gli interpreti, Gli
Attori, i Musicisti e tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito anche con
la loro presenza, in sala a realizzare questa serata. A proposito di Dialetto e
radici, Serata Dialettale 2014
2014 – Scenetta : Vespasiano
Cast: Marco Bozzola e Ciavè
lunedì 25 gennaio 2016
Ferrari Merville – Poesia: a nona - SdG 2011
Lunedì delle poesie delle serate dialettali, riprese a cura
del foto cineclub il campanile. Grazie alla Pro Loco di Galliate e a tutti
quelli che a vario titolo hanno partecipato alle serate dialettali.
A proposito di Dialetto e radici
Gajà da pinsè
elisabetta grafica: Artisti con la A maiuscola: Tal Peleg
elisabetta grafica: Artisti con la A maiuscola: Tal Peleg: Il gesto di truccarsi sembra, apparentemente facile, ma non è così! Soprattutto se si tratta di un trucco artistico, ideale nel tempo di Ca...
domenica 24 gennaio 2016
Domenica delle Parole in Galliatese - adrê
adrê
avv. E prp. Accanto, appresso, vicino, a ridosso, a lato, verso, rasente, lungo (in senso spaziale e temporale)
Esempi:
- i fighi i ‘ndéna piantà adrê i müri
traduzione: i fichi vanno piantati a ridosso di un muro
- drÎ nòcia i gnéna-fói i grataròri
traduzione: verso sera (sul far della notte) volano i pipistrelli
Cit. da Parole e Fatti – Volume Primo – Pagina 33
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
sabato 23 gennaio 2016
Sabato degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese: Manghîn risuscità cò a sò famêglia
Sabato degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese.
I Manghîn cò a sò famêglia
Gajà spitascià volume I, pag. 499
I Manghîn cò a sò famêglia
Gajà spitascià volume I, pag. 499
Titolo originale: I Manghîn cò a sò famêglia l’a gnêu ‘l
mundu a fè Cranvè.
Musica G.A. Ugazio Stîn,
parole P. Gallina
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
Musica G.A. Ugazio Stîn,
parole P. Gallina
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
venerdì 22 gennaio 2016
elisabetta grafica: idea riciclosa baby: costumi di carnevale per tutt...
elisabetta grafica: idea riciclosa baby: costumi di carnevale per tutt...: Il Carnevale si sta avvicinando, bisogna iniziare a preparare i costumi per feste alla Scuola Materna, Oratorio e luoghi chiusi. Ovviamente ...
martedì 19 gennaio 2016
Scenetta : Direttore di Banca – Pollo e Oliviero – SdG 2014
Martedì delle scenette delle serate dialettali,
realizzazione a cura del VideoCineFotoClub "IL CAMPANILE" di
Galliate. Riprese: Stefano Pollastro, Silvano Franchina. PostProduzione:
Silvano Franchina. Si ringrazia la Parrocchia, Il Sig. Mora, Le associazioni
impegnate, I compositori dialettali, I privati, Gli ospiti, Gli interpreti, Gli
Attori, i Musicisti e tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito anche con
la loro presenza, in sala a realizzare questa serata. A proposito di Dialetto e
radici, Serata Dialettale 2014
2014 – Scenetta : Direttore di Banca
Cast: Oliviero Airoldi, Giovanni Pollastro
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lunedì 18 gennaio 2016
elisabetta grafica: (parentesi di me) mamma 5: allattamento o biberon?...
elisabetta grafica: (parentesi di me) mamma 5: allattamento o biberon?...: foto da web Uno dei miei grandi punti interrogativi dopo la nascita del "nuovo arrivo" è l' allattamento . Visto la pe...
Immagine da web
Immagine da web
Emilio Masini: Il Campané lè Disquarcià - SdG 2011
Lunedì delle poesie delle serate dialettali, riprese a cura
del foto cineclub il campanile. Grazie alla Pro Loco di Galliate e a tutti
quelli che a vario titolo hanno partecipato alle serate dialettali.
A proposito di Dialetto e radici
Gajà da pinsè
sabato 16 gennaio 2016
Sabato degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese: Manghîn risuscità cò a sò famêglia
Sabato
degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese.
Manghîn risuscità cò a sò famêglia
Gajà spitascià volume I, pag. 489
Musica G.A. Ugazio Stîn,
parole A. Rigorini Rigurîn, anno 1898
maestro Nino Brustio Simunîn con il Gruppo Folkloristico,
chitarra Franco Bozzola Micia, fisarmonica Elio Trombini Trumbîn,
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
Manghîn risuscità cò a sò famêglia
Gajà spitascià volume I, pag. 489
Musica G.A. Ugazio Stîn,
parole A. Rigorini Rigurîn, anno 1898
maestro Nino Brustio Simunîn con il Gruppo Folkloristico,
chitarra Franco Bozzola Micia, fisarmonica Elio Trombini Trumbîn,
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
venerdì 15 gennaio 2016
elisabetta grafica: idea riciclosa per panettoni e pandori
elisabetta grafica: idea riciclosa per panettoni e pandori: Ancora quanche panettone o pandoro da mangiare? Ecco alcune ricette per riciclarli in modo creativo e goloso... PRALINE DI PANETTONE/PA...
giovedì 14 gennaio 2016
A proposito di dialetto e radici: giovedì di Contrasti: A crava e i risgnêu
Giovedì
dei proverbi in galliatese – Contrasti: A crava e i risgnêu
A proposito di Dialetto e radici
-Mê i són a crava Mirinbèla
sèti còrni, sèti bèla;
còi mè còrnu ghêuzu ghêuzu
s’i vÎgna fò i cavti ‘nchè i canarêuzu.
- E mê i són i risgnêu
d’i bècu gnêu, (= gnêucu, duro)
d’i bècu stòrtu:
t’i da gnì fò o vivu o mòrtu.
Versi ascoltati dalla Sig.ra Barbè Maria in Montano (1898 - 1978)
Citazioni da Gajà Spitascià Volume II, pagina 379
Nella foto: la Sbianca
A proposito di Dialetto e radici
-Mê i són a crava Mirinbèla
sèti còrni, sèti bèla;
còi mè còrnu ghêuzu ghêuzu
s’i vÎgna fò i cavti ‘nchè i canarêuzu.
- E mê i són i risgnêu
d’i bècu gnêu, (= gnêucu, duro)
d’i bècu stòrtu:
t’i da gnì fò o vivu o mòrtu.
Versi ascoltati dalla Sig.ra Barbè Maria in Montano (1898 - 1978)
Citazioni da Gajà Spitascià Volume II, pagina 379
Nella foto: la Sbianca
mercoledì 13 gennaio 2016
Mercoledì dei ricordi: cartolina illustrata
Mercoledì dei ricordi
Su una cartolina illustrata (il Gruppo Dialettale possiede una copia) datata 25 dicembre 1898, scritta da Iselle, da dove si trovava per i lavori del traforo del Sempione, ai figli Pierino di 8 anni (il futuro don Pietro Rigorini) e Orsolina di 4 anni, indirizzava i versi che riportiamo (triste dettaglio: furono l’estremo saluto e l’ultimo suo scritto in dialetto prima che la morte lo cogliesse improvvisamente due giorni dopo, il 27 dicembre):
<< Cari i mi matalêti!
I sê ‘ncô drü, pişnêti,
ma ‘l séntiméntu bón
ch’l’è dal Signóru un dón,
pudì vér già ‘nt’ al cör,
şménza dal vòst bònör:
gni sêu virtuósi, bravi …
e Diu ‘ banidiravi >>
Tratto da Gajà spitascià volume I, pag. 486
Nella foto: una cartolina del Castello di Galliate.
Su una cartolina illustrata (il Gruppo Dialettale possiede una copia) datata 25 dicembre 1898, scritta da Iselle, da dove si trovava per i lavori del traforo del Sempione, ai figli Pierino di 8 anni (il futuro don Pietro Rigorini) e Orsolina di 4 anni, indirizzava i versi che riportiamo (triste dettaglio: furono l’estremo saluto e l’ultimo suo scritto in dialetto prima che la morte lo cogliesse improvvisamente due giorni dopo, il 27 dicembre):
<< Cari i mi matalêti!
I sê ‘ncô drü, pişnêti,
ma ‘l séntiméntu bón
ch’l’è dal Signóru un dón,
pudì vér già ‘nt’ al cör,
şménza dal vòst bònör:
gni sêu virtuósi, bravi …
e Diu ‘ banidiravi >>
Tratto da Gajà spitascià volume I, pag. 486
Nella foto: una cartolina del Castello di Galliate.
elisabetta grafica: wedding project
elisabetta grafica: wedding project: L'idea di "Wedding Project" sta prendendo piede, molti sono gli operatori del settore che propongono i loro servizi graz...
martedì 12 gennaio 2016
Scenetta : Il malato immaginario – Pollo e Oliviero – SdG 2014
Martedì delle scenette delle serate dialettali, realizzazione
a cura del VideoCineFotoClub "IL CAMPANILE" di Galliate. Riprese:
Stefano Pollastro, Silvano Franchina. PostProduzione: Silvano Franchina. Si
ringrazia la Parrocchia, Il Sig. Mora, Le associazioni impegnate, I compositori
dialettali, I privati, Gli ospiti, Gli interpreti, Gli Attori, i Musicisti e
tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito anche con la loro presenza, in
sala a realizzare questa serata. A proposito di Dialetto e radici, Serata
Dialettale 2014
Cast: Oliviero Airoldi, Giovanni Pollastro
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Oliviero Airoldi,
Pollastro Giovanni,
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Serata dialettale galliatese
lunedì 11 gennaio 2016
elisabetta grafica: (parentesi di me) mamma 5: la scelta del nome
elisabetta grafica: (parentesi di me) mamma 5: la scelta del nome: Non ho ancora scelto il nome definitivo del mio bimbo in arrivo, anche per la scorsa gravidanza ho deciso quasi all'ultimo... Pe...
Silvio Testa – Poesia: Lingua di Pai - SdG 2011
Lunedì delle poesie delle serate dialettali, riprese a cura
del foto cineclub il campanile. Grazie alla Pro Loco di Galliate e a tutti
quelli che a vario titolo hanno partecipato alle serate dialettali.
A proposito di Dialetto e radici
Gajà da pinsè
sabato 9 gennaio 2016
Sabato degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese: In piaza Sän Giüşèpu
Sabato
degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese.
In piaza Sän Giüşèpu
Gajà spitascià volume I, pag. 454
In piaza Sän Giüşèpu
l’i lai i baracugni;
l’i déncji a Barscià
ch’a fa balè i liugni.
E óp, e óp, e óp,
al biròć a va ‘l galòp.
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
In piaza Sän Giüşèpu
Gajà spitascià volume I, pag. 454
In piaza Sän Giüşèpu
l’i lai i baracugni;
l’i déncji a Barscià
ch’a fa balè i liugni.
E óp, e óp, e óp,
al biròć a va ‘l galòp.
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
venerdì 8 gennaio 2016
elisabetta grafica: idea riciclosa: come ritirare le luci di natale
elisabetta grafica: idea riciclosa: come ritirare le luci di natale: Smontato l'albero e il presepe? Sei stufa del groviglio che ogni anno si forma con le luci di Natale? Ecco un modo semplice e riciclos...
A proposito di dialetto e radici: venerdì di şenpie in galliatese – I Pötu e i piarlÎn
Venerdì di şénpie in galliatese – I Pötu e i piarlÎn
A proposito di Dialetto e radici
Una bòta l’évji un grän spuşai, e intäntu ch'i féva al pränzu a spôşa - ' vigna ch'a scapji - l'à faj un pötu suagnà. Pòvra fiòla, ' càpita nò?
Teuci in ristà là, e l'è par la vargògna l'à ȥii: « Drêuvti, tèra, che mê i sprufunda ».
L'à gnän furnê da ȥiru, che int'i paviméntu a fasi un beugiu, e lê a cagia déntu.
Quän ch'l'à bén rivà in fundu, a vöga che in giru l'i tôtu bèlu, cûma ' füsa al paradiso, a l'éi änca un bèl'òmu.
Cul bèl'òmu a ȥÎj che lü l'éva i sò pötu, e a ringrazia da 'vé fajru insê bèlu. E par miu ringrazièra a faj tänci bì rigali.
A spöşa a vÎgna indrê sêu la tèra, pina 'l rigali e tôta cunténta.
Una sò amişa — gilôşa da côl ch'l'à vêustu — a pénsji da marièsi änca lê, par pudì 'vé 'nchè lê teuci cü bì rigali.
Difati, pòc ténpu dòpu, l'amişa a spôssi. E intän ch’i féna al pränzu, a sfòrza sêusi per fè un pötu änca lê, magara püsè suagnà da rótu.
Sfòrza e sfòrza, invécia d'un bèl pitón a vÎgna fói un pitarlÎn, che gnänca cü a riva in sintêu. Già, l'éva pitòst' un lufarlÎn.
Lê però a ȥé istösu côl ch'l'éva ȥÎj a sò amişa: « Drêuvti tèra, che mê i sprufunda! ».
änca stabòta i paviméntu a drêussi, e lê a cagia déntu int’i beugiu.
Cumè ch'l'à rivà in fundu, a vöga ch'l'i tôtu brêutu, e änca a ròmu ch'a scuntra l'i brêutu 'mè i sèt’ôri al nòcia.
Is òmu a ȥê ch'a l'è i sò pitarlÎn (o miu, i sò lufarlÎn), e pròpiu parchê l'à fajru insê brêutu a bötsi a giarni drÎi. E ' batra. Giò bòti, e giò bòti!
Quän ch'a spôşa a vÎgn’indrê sêu la tèra, l'i tôta şmurfià e mazacrà.
O génci, fi mÎa cüntu sül cü; cumè 'l ténpu a fa côl ch'a vêu lü, e i pÎjti ti pu mÎa quandéi!
Questa şénpia è stata raccontata da Pollastro Anna Maria in Pomella che l’aveva sentita dalla nonna materna PIerina Fonio ved. Pollastro.
Finita la storia, pregevole per asciuttezza narrativa, segue la tradizionale conclusione. Che qui non è tradizionale per niente, e presuppone un uditorio più di adulti che di bambini ( o génci...), sostanziandosi in proverbi fisiologico-metereologici (ténpu e cü) che sono un invito e un inno alla sincerità e alla naturalezza.
Citazioni da Gajà Spitascià Volume II, pagina 316
Nella foto: donna maritata a Galliate
A proposito di Dialetto e radici
Una bòta l’évji un grän spuşai, e intäntu ch'i féva al pränzu a spôşa - ' vigna ch'a scapji - l'à faj un pötu suagnà. Pòvra fiòla, ' càpita nò?
Teuci in ristà là, e l'è par la vargògna l'à ȥii: « Drêuvti, tèra, che mê i sprufunda ».
L'à gnän furnê da ȥiru, che int'i paviméntu a fasi un beugiu, e lê a cagia déntu.
Quän ch'l'à bén rivà in fundu, a vöga che in giru l'i tôtu bèlu, cûma ' füsa al paradiso, a l'éi änca un bèl'òmu.
Cul bèl'òmu a ȥÎj che lü l'éva i sò pötu, e a ringrazia da 'vé fajru insê bèlu. E par miu ringrazièra a faj tänci bì rigali.
A spöşa a vÎgna indrê sêu la tèra, pina 'l rigali e tôta cunténta.
Una sò amişa — gilôşa da côl ch'l'à vêustu — a pénsji da marièsi änca lê, par pudì 'vé 'nchè lê teuci cü bì rigali.
Difati, pòc ténpu dòpu, l'amişa a spôssi. E intän ch’i féna al pränzu, a sfòrza sêusi per fè un pötu änca lê, magara püsè suagnà da rótu.
Sfòrza e sfòrza, invécia d'un bèl pitón a vÎgna fói un pitarlÎn, che gnänca cü a riva in sintêu. Già, l'éva pitòst' un lufarlÎn.
Lê però a ȥé istösu côl ch'l'éva ȥÎj a sò amişa: « Drêuvti tèra, che mê i sprufunda! ».
änca stabòta i paviméntu a drêussi, e lê a cagia déntu int’i beugiu.
Cumè ch'l'à rivà in fundu, a vöga ch'l'i tôtu brêutu, e änca a ròmu ch'a scuntra l'i brêutu 'mè i sèt’ôri al nòcia.
Is òmu a ȥê ch'a l'è i sò pitarlÎn (o miu, i sò lufarlÎn), e pròpiu parchê l'à fajru insê brêutu a bötsi a giarni drÎi. E ' batra. Giò bòti, e giò bòti!
Quän ch'a spôşa a vÎgn’indrê sêu la tèra, l'i tôta şmurfià e mazacrà.
O génci, fi mÎa cüntu sül cü; cumè 'l ténpu a fa côl ch'a vêu lü, e i pÎjti ti pu mÎa quandéi!
Questa şénpia è stata raccontata da Pollastro Anna Maria in Pomella che l’aveva sentita dalla nonna materna PIerina Fonio ved. Pollastro.
Finita la storia, pregevole per asciuttezza narrativa, segue la tradizionale conclusione. Che qui non è tradizionale per niente, e presuppone un uditorio più di adulti che di bambini ( o génci...), sostanziandosi in proverbi fisiologico-metereologici (ténpu e cü) che sono un invito e un inno alla sincerità e alla naturalezza.
Citazioni da Gajà Spitascià Volume II, pagina 316
Nella foto: donna maritata a Galliate
giovedì 7 gennaio 2016
A proposito di dialetto e radici: giovedì proverbi in galliatese – Indovinelli
Giovedì dei proverbi in galliatese - Indovinelli
A proposito di Dialetto e radici
Chi ch’a fara, l’è par véndi,
chi ch’a crunpra, a dròva mêna,
chi ch’a dròva, a vöga mÎjr – Sa ch’l’è?
(a casa da mòrtu)
Traduzione:
Chi la fa, è per venderla;
chi la compera, non l’adopera;
chi l’adopera, non la vede. – Cos’è?
(la cassa da morto)
Meglio riderci che piangerci sopra. E toccare ferro, o qualcos’altro.
Clausola Narrativa
Un piatu al zicòria
l’i furnê la stòria;
un piatu al pulénta
l’i furnê la şénpia;
l’à gnü fói un ratÎn da cardénza
e l’a faj la rivérénza.
Citazioni da
Gajà Spitascià Volume II, pagina 380A proposito di Dialetto e radici
Chi ch’a fara, l’è par véndi,
chi ch’a crunpra, a dròva mêna,
chi ch’a dròva, a vöga mÎjr – Sa ch’l’è?
(a casa da mòrtu)
Traduzione:
Chi la fa, è per venderla;
chi la compera, non l’adopera;
chi l’adopera, non la vede. – Cos’è?
(la cassa da morto)
Meglio riderci che piangerci sopra. E toccare ferro, o qualcos’altro.
Clausola Narrativa
Un piatu al zicòria
l’i furnê la stòria;
un piatu al pulénta
l’i furnê la şénpia;
l’à gnü fói un ratÎn da cardénza
e l’a faj la rivérénza.
mercoledì 6 gennaio 2016
Poesia di Antonio Garzulano per l’Epifania: Una stöla
Per l’epifania una poesia di Garzulano, che ricorda una
Stella.
Una stöla
Una stöla
Qua' ch'l'è côla stöla 'nt'al firmaméntu
ch'l'ì distinà da vèsi a nòsta cà,
e ch'a spîcia quän ch'a gnarà 'l muméntu
ch'i şgurarûma inchè nü fîn là?
L'è côla gròsa là 'pôşu da lüna,
l'è côla là 'n fundu, ch'a pòrta furtüna?
O l'è ' róta ch'a şmöja ch'l'à frögiu,
ch'a fa trümì i sò cilîn,
e magara l'ì daparlê, ch'a spîcia,
ch'a schîşni a l'ügîn?
O fórsu l'è un'ónta püsè dalungi,
dadrê dal célu, fîn dòp'al blö,
vèrs'a l'itèrnità,
a riva a Côl ch'a quända
sänza schiscè butón?
Int'a côl vòltu tôt bèla stilà
i curarûma-drêsi, cumè 'nt'un prà
cò 'n mèş di vördu tänti fiôri:
e côsta l'ì möja, e côla l'ì tóva,
e vêuna l'à i ragi, e ' róta l'à ' cóva!
Tüci i avrûma i nòs sô par s-ciarè,
tüci a sò lüna par pudé 'nsügnè.
Nò, l'ì nôta véra ch'l'éj i stöli ch'i cagia:
ina 'l dirètu dal célu ch'a và 'mè 'l balénu,
ch'a pòrta scià e 'd là prè 'l paradişu,
d'una quäj parta pèr truvè 'n paréntu,
e pü fîn d'un'ónta pèr parlè cò 'n'amişu!
E dént par déntu, quän ch'i girarûma
vèrs'is paragi, i vardarûma
giò 'n fundu jêsa tèra còi sò lümîn;
a nòsta stöla a schisciarai l'ügîn;
nióci i mandarûmji uncô 'n başîn.
E pü, cò una mön i farûmji ciau!
Traduzione
ch'l'ì distinà da vèsi a nòsta cà,
e ch'a spîcia quän ch'a gnarà 'l muméntu
ch'i şgurarûma inchè nü fîn là?
L'è côla gròsa là 'pôşu da lüna,
l'è côla là 'n fundu, ch'a pòrta furtüna?
O l'è ' róta ch'a şmöja ch'l'à frögiu,
ch'a fa trümì i sò cilîn,
e magara l'ì daparlê, ch'a spîcia,
ch'a schîşni a l'ügîn?
O fórsu l'è un'ónta püsè dalungi,
dadrê dal célu, fîn dòp'al blö,
vèrs'a l'itèrnità,
a riva a Côl ch'a quända
sänza schiscè butón?
Int'a côl vòltu tôt bèla stilà
i curarûma-drêsi, cumè 'nt'un prà
cò 'n mèş di vördu tänti fiôri:
e côsta l'ì möja, e côla l'ì tóva,
e vêuna l'à i ragi, e ' róta l'à ' cóva!
Tüci i avrûma i nòs sô par s-ciarè,
tüci a sò lüna par pudé 'nsügnè.
Nò, l'ì nôta véra ch'l'éj i stöli ch'i cagia:
ina 'l dirètu dal célu ch'a và 'mè 'l balénu,
ch'a pòrta scià e 'd là prè 'l paradişu,
d'una quäj parta pèr truvè 'n paréntu,
e pü fîn d'un'ónta pèr parlè cò 'n'amişu!
E dént par déntu, quän ch'i girarûma
vèrs'is paragi, i vardarûma
giò 'n fundu jêsa tèra còi sò lümîn;
a nòsta stöla a schisciarai l'ügîn;
nióci i mandarûmji uncô 'n başîn.
E pü, cò una mön i farûmji ciau!
Traduzione
Qual è quella stella nel firmamento
destinata ad esser nostra casa
e che aspetta quando verrà il momento
che voleremo anche noi fin là?
È quella grande là dietro alla luna,
è quella là in fondo, che porta fortuna?
O è quell'altra che pare abbia freddo,
che fa tremare il suo lumicino,
e forse è là che aspetta,
che ci fa l'occhiolino?
O forse è un'altra più lungi,
dietro al cielo, fin dopo il blu,
verso l'eternità,
vicino a Colui che comanda
senza schiacciar bottoni?
In quella volta tutta stellata
ci rincorreremo, come in un prato
che di tra il verde ha tanti fiori:
e questa stella è mia, e quella è tua,
e una ha i raggi, e l'altra la coda!
Tutti avremo il nostro sole per rischiarare,
tutti la luna per poter sognare.
No, non è vero che ci sian stelle cadenti:
sono l'espresso del cielo che va come un baleno,
che porta qua e là per il paradiso,
da qualche parte per trovare un parente,
e poi fin da un'altra per parlare ad un amico!
E di tanto in tanto, quando gireremo
verso questi paraggi, guarderemo,
giù in fondo, questa terra col suo lumino:
la nostra stella schiaccerà l'occhiolino;
noi le manderemo ancora un bacio.
E poi, con una mano, le faremo ciao!
elisabetta grafica: Epifania
elisabetta grafica: Epifania: Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. ...
martedì 5 gennaio 2016
Scenetta : Lei posta per vioci – I Soliti Noti – SdG 2014
Martedì delle scenette delle serate dialettali,
realizzazione a cura del VideoCineFotoClub "IL CAMPANILE" di
Galliate. Riprese: Stefano Pollastro, Silvano Franchina. PostProduzione:
Silvano Franchina. Si ringrazia la Parrocchia, Il Sig. Mora, Le associazioni
impegnate, I compositori dialettali, I privati, Gli ospiti, Gli interpreti, Gli
Attori, i Musicisti e tutti coloro che in ogni modo hanno contribuito anche con
la loro presenza, in sala a realizzare questa serata. A proposito di Dialetto e
radici, Serata Dialettale 2014
Cast: Manuela Martelli, Francesca Valla, Oliviero Airoldi, Marco Bozzola, Ciavè, Giovanni Pollastro
lunedì 4 gennaio 2016
elisabetta grafica: regala un libro per Natale 2
elisabetta grafica: regala un libro per Natale 2: In questo precedente post , avevo illustrato come ho trovato e come funziona questa catena di libri coordinata ed organizzata da Federica di MammaMoglieDonna. ...
Francesca Valla: 2 poesie – Dentu e fo da gna – Vez matai - SdG 2011
Lunedì delle poesie delle serate dialettali, riprese a cura
del foto cineclub il campanile. Grazie alla Pro Loco di Galliate e a tutti
quelli che a vario titolo hanno partecipato alle serate dialettali.
A proposito di Dialetto e radici
Gajà da pinsè
Di Silvio Testa: Dentu e fo da gna
Di Livio Vanzago: Vez matai
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sabato 2 gennaio 2016
Sabato degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese: Din dón, dumön l’i fèsta
Sabato
degli audio del Gruppo Dialettale Galliatese.
Din dón, dumön l’i fèsta
Gajà spitascià volume I, pag. 451
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Din dón, dumön l’i fèsta,
teuc’ i scióri i canbiéna la vèsta
e tê ch’a t’sé ‘n pòvru matalÎn
ti cänbia gnänca i camişürÎn.
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
Din dón, dumön l’i fèsta
Gajà spitascià volume I, pag. 451
Da ascoltare direttamente dal sito:
http://www.galliateparolefatti.it/audiogajai/
Din dón, dumön l’i fèsta,
teuc’ i scióri i canbiéna la vèsta
e tê ch’a t’sé ‘n pòvru matalÎn
ti cänbia gnänca i camişürÎn.
Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese
venerdì 1 gennaio 2016
elisabetta grafica: idea riciclosa: la calza della Befana
elisabetta grafica: idea riciclosa: la calza della Befana: L'anno scorso ho scritto questo post per realizzare una calza light, senza tante caramelle&dolcetti... quest'anno il Tatino ha ...
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