Il Dialetto

Storia del gruppo Dialettale Galliatese

Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo, l'attuale Vicario Generale l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).

E non a caso un prete: fuor d'immagine, quel lontano vagito s'intitolava "Tacuêin dl'anu 1971, spitascià da Gajà"; ed i vecchi tacuêti o calendari – si sa – ruotano tutti attorno al nome dei santi del giorno, ed i santi – si sa – sono materia di Santa Romana Chiesa. Per cui l'ospitale 'prete Gregorio' in quelle prime riunioni del Gruppo fu largo di preziosi consigli (e di fragrante barbera) su come orientarsi nell'arruffato groviglio di tutta quella …santeria, quale santo adottare (e adattare al dialetto) e quale lasciar perdere perché del tutto sconosciuto e 'impresentabile' o intraducibile.

Il successo dell'iniziativa (2000 copie vendute, naturalmente a scopo benefico) ci dette le ali verso più alte e più ambiziose mete. Ad esempio, perché non imbastire un bel vocabolario del nostro dialetto, alla faccia di tutti quelli – galliatesi e 'foresti' – che ne dicono corna? "Tre, quattro anni al massimo e, se siamo bravi, eccolo confezionato a dovere"  E via con le sedute (anche a tavola), le prime schedature, le prime ricerche sul campo e d'archivio con la grinta dei principianti e l'entusiasmo dei neofiti.

Già, ma nel frattempo i tre anni son diventati trenta.

Dei vari membri costitutivi del Gruppo qualcuno, nel contempo, purtroppo ci lasciava, altri volenterosi subentravano; e così tra scossoni e impennate, tra pause e intervalli e riprese, le opere (i libri) del Gruppo venivano pubblicate.

Tutta una serie di libri (o iperlibri) inizialmente non previsti e non messi nel computo, che ci hanno 'distratti' dall'impresa principale e diciamo istituzionale del vocabolario, ai cui margini sono nati. D'altro canto, però l'hanno via via arricchito di nuovi apporti, facendovi confluire il frutto delle nuove esperienze e ricerche.

E ogni libro fu un successo: Gajà spitascià libro I, II e III in ariosa successione, Bestiario ed Erbario popolare del Medio Ticino (il nostro fiore all'occhiello), "Galliate com'era" (Gajà d'una bôta) e il poderoso Dizionario storico-linguistico galliatese "Parole e Fatti" volume 1, 2, 3 e ... via scrivendo.

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